martedì 18 febbraio 2014

Recensione, Non cercarmi mai più di Emma Chase

Buongiorno, ragazzi!
Sì, oggi sono mattiniera… Ma che volete farci? La notte è il mio giorno, sono un po’ vampira, e quindi ecco che mi svegli tardissimo la mattina.... Ma sono sempre qui con voi ;)!
A ogni modo, sono qui per fare la recensione di questo libro che forse ho letto in tempo anche un po’ troppo lungo. Non ho potuto farne a meno, però, ero così annoiata mentre lo leggevo che da fuori davo l’impressione di una lumaca narcolettica!
Ma voliamo alla recensione: ho molto da dire!

Titolo: Non cercarmi mai più
Titolo originale: Tangled
Autrice: Emma Chase
Editore: Newton Compton
Pagine: 286
Prezzo: 9,90 euro
Trama: 
Drew Evans è bello e arrogante, fa affari multimilionari nella società di famiglia e seduce le donne più belle di New York con un semplice sorriso. Allora perché è stato per sette giorni con le imposte chiuse nel suo appartamento, triste e depresso? Lui risponderebbe per via dell’influenza. Ma noi sappiamo per certo che non è proprio la verità.
Katherine Brooks è brillante, bella e ambiziosa. Quando Kate viene assunta come nuova associata presso l’impresa di investimento bancario del padre di Drew, il focoso playboy entra in tilt. La competizione professionale che si stabilisce tra i due mette in crisi Drew, l’attrazione per lei è fonte di distrazione e soprattutto portarsela a letto sembra una missione impossibile.
Non cercarmi mai più è il racconto privato, scandaloso e spiritosissimo di un casanova impenitente. Ma, mentre racconta la sua storia, Drew capisce finalmente che l’unica cosa che non aveva mai voluto nella vita, è l’unica di cui adesso non può più fare a meno.

Recensione

Lei è diversa.
È un cubo di Rubik.
A volte è così difficile che vorresti lanciarla fuori dalla finestra.
Eppure non lo fai, non puoi.
Sei costretto a giocarci finché non capisci come funziona.

Citazione carina, non vi pare? Spero proprio di sì, perché è la migliore che ho trovato e se non vi piace questa allora lasciate perdere… Ma torniamo a noi! 

Non voglio essere troppo precipitosa, ho intenzione di gustarmi la mia vendetta contro la Newton Compton per avermi convinto della bellezza e dell’originalità del romanzo essere esaustiva e spiegarvi il mio punto di vista: so che molti di voi hanno adorato questo romanzo e vorrei farvi comprendere i motivi per cui a me non è piaciuto… Insomma, siete pronti? Perché non sarà piacevole! Okay, allora cominciamo!
Mi avevano promesso il libro più sexy, romantico ed esilarante dell’anno… E tutto quello che ho avuto è stato un gatto bianco un amaro boccone di volgarità, ridicolaggini ed infantilità che non voleva assolutamente scendere giù! Ah, sono troppo precipitoso… come posso farvelo capire?
Insomma, abbiamo lui, Drew Evans: sexy (gli piacerebbe), arrogante (infantile, sarebbe più corretto) e incredibilmente eccitante (diciamo che il termine volgare
Sono le mie reazioni alle stupidate di Drew.
Fase uno.

rende meglio). Lui è il cretino bello impossibile, l’uomo che tutte le donne vogliono avere e che può averle tutte ai suoi piedi con un solo schiocco di dita: ricco, attraente e sicuro di sé, Drew è il protagonista dei sogni di ogni donna ma non fa parte della realtà di nessuna di loro. Perché? Ma perché lui è Drew Evans, ragazzi, lui non si innamora di nessuno (povero illuso), per lui è sempre solo sesso (cafone!). Finché *BOOM* non arriva il colpo di fulmine, quello che sua sorella Alexandra, da lui soprannominata la Stronza (lo so, la volgarità di questo ragazzo non ha alcun limite), tanto gli aveva augurato, la torre Eiffel cade o meglio, si alza, ma non voglio essere volgare come Drew, le priamidi si sgretolano, il cielo gli cade sulla testa… Insomma, avete capito: quel genere di cose fastidiosamente sdolcinate! E questo ve lo dice una che del romanticismo è una vera fanatica! 
Fase due.
Ora, dopo questo mio sproloquio, vi starete certamente chiedendo… Embè? Okay, lui è un cafone, il libro un po’ sdolcinato, ma tutto normale, è okay, tenero anche, le storie narrate dal punto di vista degli uomini sono sempre tenere, ti fanno capire il loro punto di vista. Sì, sono d’accordo, sul serio. Quando a narrare si tratta di veri uomini, però, quando invece ci accompagna nella scoperta della sua disastrosa vita Drew Evans, allora è tutt’altro paio di maniche! Perché? Ma insomma, parliamo del tipo che quando vede Katherine Brooks (il suddetto innalzamento, pardon: cedimento della torre Eiffel) ci racconta delle più svariate reazioni che il suo amichetto a sud ha in merito e ci inizia anche a succosi dettagli del tipo che cose del genere non gli succedevano dal tempo in cui era una mezza sega (l’ha detto lui, non io), a tredici/quindici/diciassette anni (ero così annoiata nel corso della lettura che la mia attenzione era pari a zero), quando la protagonista dei suoi sogni erotici era Suor (no, vorrei ma non sto scherzando) Beatrice, una suora super-sexy con una folta chioma rossa.



Un quadro nero, eh? Non abbattetevi ragazzi, ho appena cominciato!
Di Drew abbiamo già parlato più che abbastanza. Bene, ci siamo tolti un peso, abbiamo introdotto il personaggio di Kate Brooks… Che dire di lei? All’inizio mi piaceva. Quasi. Sembrava carina, intelligente, spiritosa, competitiva… Insomma, una tipa tosta! Non le solite protagonista irritanti, ma una che sa quello che vuole e non ha paura di dirlo! Io, ovviamente, preciso che sto parlando di questa ragazza, quella che ha la lingua affilata come un serpente:

“«Se dobbiamo lavorare insieme, Drew, credo di dover chiarire un paio di cose.
Non sono il tuo “tesoro”. Mi chiamo Kate, Kathrine. Usa il mio nome.

E non sono una leccaculo. Non ne ho bisogno. Il mio lavoro parla da solo.
La mia intelligenza, la mia determinazione, ecco cos’ha fatto sì che tuo padre mi notasse.
E forse pensa che tu sia carente in merito se sta pensando di affidare l’affare Anderson a me».
Ahia. Va dritta alla giugulare, la ragazza.
«E so che le donne fanno tutto pur di avere la tua attenzione e uno dei tuoi fascinosi sorrisi», continua, «ma io non sono una di loro. Non intenzione di essere una tua fan o l’ennesima conquista di una sera, perciò riserva frasette, sorrisi e stronzate per qualcun altro».


Come avevo detto, una che sa cosa vuole e che non si fa mettere i piedi in testa. Indovinate un po’ perché smette di piacermi? Lo vedo, vedo l’idea che comincia a prendere forma nella
Fase Tre.
vostra testa, la massa informe che pian piano diventa qualcosa di sensato e… sì! La tipa in questione cambia, si rammollisce, diventa un’altra delle veneratrici di Drew… Non è romantico?! *_*  NO, per niente!
Ci sono altri personaggi? Sì. Qualcosa che potrebbe salvare le sorti del romanzi? No, solo cose che le peggiorerebbero cominciando dal fatto che secondo me il titolo di romanzo non se lo merita!
Di certo questa non è una delle mie migliori recensioni, ma sono stanca e l’ho scritta senza alcuna passione perché, come avete ben capito, non mi piace per niente!

Verdetto finale
Vi avviso, ragazzi: lei mie due stelline sono di totale pietà, se avessi cacciato fuori il mio lato da presidentessa dell'Academy Award, allora questo libro sì che sarebbe rovinato! Si è capito che non mi è piaciuto per niente e questo è l'importante... Non so, a molti è piaciuto, potrei essere io la strana. Il mio consiglio, l'avete ben capito, è: dedicatevi a letture più fruttuose, a qualcosa che v'interessa di più, a qualcosa che valga il vostro tempo e che di certo non è questo! Ma, poi, boh... A ognuno i propri gusti: io lo sconsiglio, ma potrebbe anche piacervi!

Un bacio affettuoso a tutti, con amore,
Alexandra.

7 commenti:

  1. A me questo romanzo è piaciuto molto :) è vero è pieno zeppo di "luoghi comuni" (l'ho sottolineato anche io quando ne feci la recensione) sul sesso maschile anche fin troppo estremizzati, ma penso che in fondo sia basato più sulla comicità che su altro e a me Drew ha fatto ridere, dimostra un po la trasformazione di ogni uomo "cretinetto" in uomo con la U maiuscola quando trova la donna che lo mette in riga (le donne sono insostituibili u.u) non mi sento di mettere in croce Kate, chi non si "rammollisce" (anche se non lo chiamerei proprio così) un po quando c'è di mezzo l'amore? tutti diventiamo un pelino più "fragili".
    Credo che se preso per ciò che è (un libro leggero, spiritoso con un po di luoghi comuni estremizzati, forse apposta -?- dall'autrice per renderlo più buffo) possa essere apprezzato alla fine :D però dipende sempre dai gusti :) comunque bella recensione, molto accurata. ^-^

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    1. Grazie, sono felice che la recensione ti piace :). Come ho detto anche nel post, i gusti sono innumerevoli e mai, MAI, uguali! Questo dimostra perfettamente come a te questo
      libro possa essere piaciuto molto e a me invece per niente! Non ci sono gusti giusti o sbagliati (sarebbe illogico -.-), ce ne sono solo tantissimi!

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    2. ben detto, anche io la penso esattamente così ;)

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  2. Bellissima recensione. Leggerò quel libro e inizierò a criticarlo (forse non in senso negativo) insieme a te! (E se me lo presti male non fai...)

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    1. Grazie Akami :)! Se mi ricordo, te lo porto domani... Ma teniamo in conto che stai aspettando Vampire Academy da un bel po' di tempo ;)!

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  3. L'ho evitato come la peste e mi sa che ho fatto bene :)

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  4. Quando l'ho trovato in libreria ho pensato "Uhm, vediamo di cosa parla".
    Una volta finito di leggere la trama, ho posato il libro dove l'avevo preso e sono corsa in bagno a disinfettarmi le mani.
    Ho pensato di dare fuoco alla pila, ma il mio buonsenso mi ha fermata.
    Fortuna però che questi libri esistono per dare l'opportunità a persone come te di fare recensioni spassose come questa *_*
    Penso che il tuo sia il migliore uso delle espressioni di Sherlock che io abbia visto.

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