domenica 20 aprile 2014

Recensione, Losing it di Cora Carmack

Buondì e buona Pasqua splendidi lettori!
Avete ricevuto le uova di cioccolato, ve le siete regalate? Non pensate di dover stare a dieta, è Pasqua, nessuno sta a dieta a Pasqua! Godetevi il vostro cioccolato e il vostro buon cibo, altrimenti sappiate che scoprirò dove abitate e verrò ad imboccarvi!
Anyway, oggi dovrei essere qui per la recensione di Losing it di Cora Carmack – il titolo del post, almeno, farebbe presuppore questo! – quindi che ne dite di passare proprio a quello?

Titolo: Losing it - Credevo che il cielo fosse azzurro
Titolo originale: Losing it
Autrice: Cora Carmack
Editore Edizioni Anordeste
Data di pubblicazione: 12 Dicembre 2013
Pagine: 288
Prezzo: 13,90 euro
Trama:

Bliss Edwards ha 22 anni ed è ad un semestre dalla laurea. E' anche ancora vergine. Non è esattamente un problema per lei però è stanca di essere l'unica rimasta vergine tra le sue amiche. Il modo migliore per risolvere il "problema" e non pensarci più è perderla nel modo più semplice e veloce possibile, in una storia di una notte. Ma il suo piano si rivela essere tutt'altro che semplice. Infatti, spaventata, lascia un ragazzo stupendo solo e nudo nel suo letto con una scusa che nessuno con mezzo cervello ci avrebbe mai creduto. E come se questo non fosse stato già abbastanza imbarazzante, il giorno dopo in classe, riconosce il suo professore di teatro. Infatti l'aveva lasciato nudo nel suo letto solo otto ore prima...

Recensione

Avevo sempre pensato troppo, ero troppo nella mia testa, come diceva Eric.
Ma da quando avevo incontrato Garrick, avevo la fastidiosa tendenza a smettere di pensare del tutto.

Letto in tempi abbastanza brevi grazie alla leggerezza e all’ironia che abbondano tra le sue pagine, Losing it di Cora Carmack non è di certo uno dei libri migliori che io abbia letto fino ad ora, ma è carino, divertente, leggero e a modo suo fa riflettere sull’inesistenza delle coincidenze e la comica malvagità di un destino che sa sempre dove andare a parare. 
Confesso con un po’ di paura che ve la prendiate con me, che ho iniziato a leggere questo libro pensando devo scrivere una recensione negativa, devo scrivere una recensione negativa e all’inizio pensavo davvero che sarebbe stato così – perché ammettiamolo, non è che il libro inizi in maniera tanto promettente – ma con il passare delle pagine, delle risate che i modi impacciati di Bliss e le tenere prese in giro di Garrick mi facevano fare, non ho potuto evitare di ammettere a me stessa che, nonostante la trama forse un po’ banale, lo stile dell’autrice era scorrevole e il libro mi stava piacendo, tanto che volevo arrivare alla fine per gustarmi il classico e scontato happy-ending per cui tutti si lamentano, ma che alla fine ognuno desidera, che sapevo sarebbe arrivato… E che è stato ancor più dolce e apprezzabile di quanto mi aspettassi!

La storia sembra iniziare in maniera un po’ precipitosa e con qualche inciampo: Bliss confessa alla sua migliore amica, Kelsey, di essere, a ventidue anni compiuti, ancora vergine e lei  pensa bene di dover rimediare quella sera stessa, portando l’amica a in giro per “rimorchiare” un tipo a caso.
Bliss però, pentendosi immediatamente della confessione, capisce di non essere pronta e una volta arrivate in un bar, riesce a trovare come unica scusa per evitare Kelsey e le sue pressioni quella di dover andare in bagno. Ma quando si dice destino… in bagno Bliss incontra Garrick, un ragazzo magnifico e con un accento a dir poco eccitante, che legge nascosto da tutto e da tutti. Tra i due scatta immediatamente qualcosa e, senza che nessuno possa capire né controllare la situazione, si ritrovano avvinghiati e semi nudi sul letto nell’appartamento di Bliss, che sembra aver rivalutato totalmente i suoi principi e le sue idee… ma proprio in quel momento lei scappa, entra nel panico e scappa. E, visto che il Fato proprio non vuole lasciarla in pace, la mattina dopo Bliss e lo ritrova come professore di teatro.
E questo è lo stupido, assurdo, imbarazzante e in qualche modo divertente inizio di Losing it di Cora Carmack. Ora capite perché pensavo che avrei scritto una recensione negativa? Penso Spero di sì. Eppure non sono qui per fare questo, per niente. Perché dopo quest’inizio un po’ zoppicante, l’autrice si riprende completamente riportando il tutto su un altro binario molto più funzionante: con un po’ di furbizia e molto molto brio, Cora Carmack dà vita ad un romanzo ironico, divertente e romantico, che ci parla dei casi della vita e delle cose magnifiche che possono nascere da qualcosa di assurdo e che pare insignificante.

Bliss è una ragazza normale: ha speranze, sogni e niente ad ostacolarla nella loro realizzazione a parte forse la paura di fallire. 
Con la sua timidezza, il suo voler tenere sempre tutto sotto controllo fallendo ogni singola volta, i suoi modi impacciati, i sentimenti che prova ma non riesce a comprendere e il suo modo di uscire dalla situazioni facendo o dicendo cose assurde, è riuscita a conquistarmi. Non potevo non apprezzare il suoi essere totalmente normale e non comprendere quanto fosse confusa per tutto ciò che stava affrontando e che, prima o poi, affronterà ognuno di noi: la fine degli studi e il ritrovarsi sola, senza sapere che strada intraprendere. Sì, mi è piaciuta, anche se ci ho messo un po’ ad apprezzarla.
Anche con Garrick, al contrario che per Bliss, non è stato esattamente amore a prima vista: inizialmente mi era sembrato il classico tipo faccio finta di essere buono con tutti e intelligente e super dotato ma la verità è che l’unica cosa che so è che sono un gran figo, mentre si è rivelato davvero una persona intelligente e ragionevole, che non era buona con tutti, ma si sforzava di esserlo. Ma soprattutto, la cosa che mi ha conquistato di lui è stata la dolcezza: il modo in cui si rivolgeva a Bliss, ciò che le diceva, come la toccava, tutto ha contribuito a far sì che io mi innamorassi di lui; e devo ammettere che l’epilogo a dato il colpo di grazia.
E devo dire che anche i personaggi secondari, sebbene li incontriamo solo poche volte, sono ben strutturati e hanno un loro perché: la dolcezza/timidezza di Cade, l’ironia di Kelsey, la simpatia di Rusty… tutti mi sono piaciuti a modo loro e spero di poter conoscere meglio Cade nel prossimo volume della serie che parlerà appunto di lui.


Verdetto finale
Ammetto che forse vi ho lasciato intendere che nonostante l’inizio un po’ così così, avrei dato un voto molto alto, perché in fondo il libro mi è piaciuto. Ed è così, ragazzi: mi è piaciuto, davvero, ma sinceramente non penso meriti più di tre stelline. È una storia semplice che piace proprio per questo e che va letta in un momento in cui si ha bisogno di staccare un po’ la spina ed immergersi in qualcosa di semplice e un po’ scontato e banale che però riesce ugualmente a divertire e appassionare il lettore.

Tanto baci e ancora buona Pasqua e, mi raccomando, mangiate tanto tanto, altrimenti già sapete quale sarà il vostro destino (*Alexandra prende i panni di una nonna apprensiva*),

Alexandra.

6 commenti:

  1. Buona Pasqua anche a te! =)
    Condivido tutto quello che hai scritto riguardo a Losing It. Anche io l'ho trovato carino e divertente però, ad essere sincera, non mi ha lasciato molto. E poi mi chiedo, qual è il senso del sottotitolo italiano? o_O

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!!
      Effettivamente non è un libro che lascia molto, per questo no ho potuto dare di più... Per quanto riguarda il sottotitolo italiano, devo dire che non ne ho proprio idea!!! Secondo me, hanno preso la prima cosa romantica che gli è passata per la testa: non vorrei essere così cattiva ma non ha alcun legame con il libro!

      Elimina
  2. Confesso che forse sì, dalla piega che aveva preso la rece mi aspettavo più di tre stelline xD
    Comunque capisco cosa vuoi dire e in un momento di calma lo leggerò sicuramente :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fallo, perché è carino e leggero, ma aspetta il momento giusto! Quando vuoi svuotarti un po' la mente, pensare ad altro o fare sogni banali ma romantici, Losing it può aiutarti!

      Elimina
  3. Ciao Ale, buona Pasqua anche a te!
    Io ho abbandonato questo libro dopo un paio di capitoli ç__ç
    non so, mi è sembrato stupido e la protagonista proprio non la reggevo xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, ti dirò: anch'io stavo per abbandonarlo (ho trovato proprio i tuoi stessi problemi), ma alla fine mi sono fatta forza e devo dire che non è stato niente male: la protagonista migliora e anche se la storia è un po' banale, invece di diventare un erotico squallido si trasforma in un libro romantico (forse un po' troppo) che può anche piacere (ma non troppo)!

      Elimina