domenica 16 marzo 2014

Estrazione Giveaway per la festa della cultura!

Buongiorno, ragazzi!
Prima di tutto abbiamo una domanda da farvi: come va? Vi sembrerà assurdo, probabilmente, ma a noi interessa moltissimo! Non abbiamo avuto la possibilità di essere molto presenti ultimamente e di conseguenza non sappiamo niente di ciò che state facendo nell’ultimo periodo e ora stiamo cercando di riparare!
Bene, bene… Oggi è il giorno dell’estrazione del giveaway che abbiamo indetto per la festa della cultura!... Noi vorremmo che non arrivi mai questo momento, perché le nostre possibilità di regalare a tutti i partecipanti un libro cominciano a sgretolarsi davanti i nostri occhi, ma siamo anche piuttosto consapevoli che voi aspettate con ansia questo momento, motivo per il quale non possiamo più rimandarlo!

Quindi, che dire più?... Siete pronti, ragazzi? Il vincitore del giveaway è… 
i nomi apparsi più di una volta appartengono alle persone
che si sono guadagnate punti condividendo l'iniziativa 

E allora festeggiamo, ragazzi: congratulazioni a Francesco De Vivo per aver vinto il nostro giveaway per la festa della cultura: speriamo che tu abbia già chiaro nella tua mente quale libro desideri! Avviso per il vincitore: ti sarà inviata una mail e se non risponderai entro tre giorni, saremo costretti ad estrarre un nuovo vincitore!

Beh, che dire ragazzi? Speriamo di potervi scrivere domani... e vi promettiamo quasi che ce la faremo!
XOXOXOXOXOXOXOXOXOXOXOXOXOXOXO,
Alexandra e Wendy.

martedì 11 marzo 2014

Recensione, Alice in Zombieland di Gena Showalter

Buonasera, mie dolcissimi amatissimi lettori!
Anzitutto, perdonatemi: sia io sia Wendy (che attualmente non è qui con me, ma vi manda ugualmente questo messaggio) siamo davvero dispiaciute per non avervi scritto questa settimana, ma purtroppo siamo state travolte dalle peggiori verifiche di tutti tempi (tra greco, latino, storia e matematica, non ci abbiamo capito più niente)!!!
Oggi, però, non sono di certo qui per raccontarvi le vicende scolastiche mie e di Wendy, quanto invece per elogiare fare la recensione di un libro che mi è piaciuto moltissimo e che non posso credere di aver aspettato tutto questo tempo a leggere!!!
Signore e signori, ecco a voi…. La mia recensione di Alice in Zombieland!!!

Titolo: Alice in Zombieland
Titolo originale: 
Alice in Zombieland
Autrice: Gena Showalter
Editore: Harlequin Mondadori
Data di pubblicazione: 6 Giugno 2013
Pagine: 435
Prezzo: 7,50 euro
Trama:
Non avrò pace finché non avrò rispedito nella tomba tutti i morti che camminano. Per sempre. Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere. E invece è proprio quello che è accaduto. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che amavo è sparito. Mi chiamo Alice Bell, e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che adoravo, la mia sorellina e il padre che non ho mai capito finché non è stato troppo tardi. Quella notte ho scoperto che lui aveva ragione: i mostri esistono veramente. Gli zombie mi hanno portato via tutto. E adesso non mi resta che la vendetta... Per realizzare i suoi propositi, Alice dovrà imparare a combattere contro i non-morti e fidarsi del peggiore dei cattivi ragazzi della scuola, Cole Holland. Ma lui nasconde dei segreti. E quei segreti potrebbero rivelarsi persino più pericolosi degli zombie.

Recensione

Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento sarei scoppiata a ridere. Dalla beatitudine alla tragedia, dall’innocenza alla rovina?
Ma per favore.
E invece è andata proprio così. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che conoscevo e amavo è sparito.
Il mio nome è Alice Bell.

Seppur svolta in tempo infinitamente breve eppure addirittura troppo lungo, leggere Alice in Zombieland è senz’altro una delle migliori azioni che io potessi fare per proseguire nel modo migliore questo 2014.
cover del secondo
della serie
Okay, ragazzi, forse è vero che quando leggo il nome di Gena Showalter in copertina penso “questo libro è perfetto” ancor prima di leggere le prime righe o addirittura la trama, ma… Alice in Zombieland è davvero, davvero perfetto.

Per qualche motivo, ogni volta che cercavo di leggere questo libro si presentava sempre qualche inconveniente e siccome questo è solo il primo capitolo di una serie, altri libri (Insurgent di Veronica Roth, per fare un esempio che renda l’idea) hanno avuto la precedenza. Ma questo è pur sempre un gioiellino firmato Showalter ed alloggiava su uno dei miei scaffali dal giorno della sua uscita in versione cartacea, in Giugno. Ieri, dopo un tempo decisamente troppo lungo, i pianeti si sono detti favorevoli, allineandosi, ed io ho finalmente potuto immergermi nel magnifico – mondo di Alice Bell e ne sono riemersa solo una volta letta l’ultima parola, e a dire il vero nemmeno allora ne ero fuori del tutto. Infatti ho passato tutto il giorno a blaterare di zombie, di Cole, di Cole, di Cole, di Cole, di Cole, di Alice, di Cole e del loro incantevole e spaventoso mondo.


Zombie, Passione, Morte, distruzione, amore, mistero e tanta, tanta azione sono gli ingredienti base di quest’ultimo capolavoro di un’autrice che con incredibile maestria e uno stile che di certo non verrà dimenticato tanto in fretta ha dato vita ad un mondo da cui vorrei fuggire e in cui bramo vivere al tempo stesso. 
Mischiando rosso, blu e un pizzico di bianco nel viola brillante e al tempo stesso incredibilmente cupo degli occhi di Cole, Gena Showalter dipinge su di una tela così finemente intrecciata che il dipinto non è completamente chiaro fino a che non è stata data l’ultima pennellata; e forse neanche allora.
Ci sono visioni e passioni, gelosie e bramosie, zombie che scompaiono e morti che riappaiono, spie e doppiogiochisti…
insomma, tanto che ad un certo punto perfino il lettore più attento, cedendo al fascino persuasivo della voce ingannevole e confusionaria dell’autrice, non ci capisce più niente e attende con ansia il verdetto finale.
Ma non perdiamoci in chiacchiere, mi sono già dilungata fin troppo (Non è vero!) parlando dell’incredibile talento della Showalter, mi sembra arrivato il momento di parlare di come quest’ultimo abbia influenzato la storia.


Per Alice Bell il tempo delle coccole della mamme e del nascondino con la sorella è finito; e non solo perché una madre e una sorella non le ha più, ma perché il giorno in cui ha perso la sua famiglia ha coinciso con il giorno in cui ha scoperto la verità sul mondo in cui vive e sulle creature che lo popolano.
Suo padre glielo aveva detto, fin da quando erano bambine a lei e alla sorella è sempre stato ripetuto che lasciare la casa dopo una certa ora era incredibilmente rischioso perché là fuori c’è il male e loro non sanno come dominarlo. Eppure Alice non ci ha mai creduto, non ha mai creduto a questo presunto male di cui parlava suo padre, non ha mai creduto agli zombie; ma siccome lei non è andata incontro alla verità è stata la verità ad incontrare lei e ora Ali non può più eluderla perché ci sono il ricordo agghiacciante ed indimenticabile di un omicidio ed una nuova stramba vita a ricordarle ogni giorno che anche se pochi possono vederlo, il male è là fuori e lei vuole sconfiggerlo, perché ormai la vendetta è tutto ciò che le resta.
Per riuscire ad ottenere la sua vendetta però, Alice dovrà chiedere l’aiuto di qualcuno che in materia di zombie ne sa molto più di lei.

Guarda caso si tratta proprio del ragazzo più cattivo – e anche più sexy – della sua nuova scuola: Cole Hollande. E sempre guarda caso, Alice e Cole, non appena incrociano gli sguardi, innescano una serie di visioni – pure non troppo caste – i cui protagonisti sono proprio loro… La chimica c’è di sicuro, poi ci si mettono anche gli interrogativi: Le visioni sono forse sul futuro?
Ebbene, ci sono tutti i presupposti perché sia un classico urban-fantasy fatto perlopiù di cliché, destinato a scalare le classifiche perché si tratta della solita storia ma scritta in modo un po’ diverso, così che i lettori possano illudersi di trovarsi di fronte a qualcosa di totalmente nuovo.
Ma, lasciate che ve lo dica, Alice in Zombieland non è affatto la solita storia e se ha scalato la classifica del New York Times è perché se lo meritava alla grande. Non c’è niente in questo libro che puzzi vagamente di copia o di cliché: è talmente originale che nemmeno gli zombie sono davvero zombie!!!

Prima di concludere, vorrei dedicare un tratto della recensione ai magnifici – incantevoli, strafavolosi, incredibilmente reali – personaggi che la Showalter mi ha fatto conoscere.
Perché è così: lei non me li ha solo presentati, questi personaggi non sono rimasti incastrati tra le righe, ma sono usciti dalle pagine, diventando ai miei occhi talmente veri che per alcuni istanti ho creduto davvero di averli di fronte (gli istanti più belli della mia vita). Dai principali a quelli secondari non c’è un solo punto debole per la teoria secondo la quale questo libro è tratto da una storia vera e i personaggi sono persone reali e comuni che potrei incontrare anche domani mentre vado a scuola.

Alice – insieme a Cole, ovviamente – è il personaggio che più mi ha colpito per la sua realtà: soffre per la sua perdita, ma non si crogiola nel dolore né desidera la pena degli altri, e di certo ha tutta l’intenzione di ricominciare. È sempre divertente, a tratti malinconica, molte volte gelosa, di sicuro una buona amica (e la magnifica Kat ce lo confermerebbe), s’invaghisce di Cole dal primo istante in cui lo vede ma non fa della sua cotta il punto centrale della sua vita. È forte, coraggiosa e anche se questo è assolutamente scontato: fantastica. 
Ma veniamo a Cole… se mi chiedessero di descrivere Cole con una sola parola probabilmente userei l’aggettivo piccante o, per essere ancor più esplicita, eccitante, incredibilmente eccitante. Cole è sexy, tenebroso, il tipico bad-boy dall’animo dolce, anche lui invaghito di Ali dal primo istante, ma ovviamente lei non se ne accorge (sono proprio un caso disperato questi due!). Si preoccupa per Ali e cerca di impedirle di lasciarsi trascinare dalla sua sete di vendetta. E poi, altro punto importante che non potevo non citare: gli occhi incredibilmente magnetici e ipnotici e violaVIOLA, VIOLA, VIOLAdi Cole. Sono qualcosa di spettacolare. Ci credo che Ali vengono le gambe molli quando li guarda!
Altro personaggio che ho amato è la spumeggiante Kat, migliore amica di Ali, che con la sua naturalezza e la sua spontaneità mi ha più volte fatta sorridere. Odiavo la sua relazione complicata con Frosty, sperando fosse molto più semplice sia per lei che per lui, perché questi due sono perdutamente innamorati e dovrebbero aggiustare le cose.
Okay, forse non ho adorato proprio tutti i personaggi, Mackenzie, l’ex di Cole, non mi era proprio simpatica all’inizio, ma verso la fine del libro ho cominciato a comprenderla e per certi versi anche a compatirla. 
Il resto della squadra è perfetto a modo suo e io adoro proprio tutti: Lucas, Dereck, Collins, Cruz, Bronx e anche Trina che in realtà non ha alcuna colpa dei problemi tra Kat e Frosty, ma arrivata a questo punto non posso proprio dilungarmi oltre, sono costretta a darmi un freno, perché in realtà non penso neanche che siate riusciti ad arrivare fino a qui, quindi è arrivato il momento di terminare.

Verdetto finale

Alice in Zombieland di Gena Showalter è un libro assolutamente degno di nota che sono felicissima di aver letto. Ogni cosa in questo libro è semplicemente perfetta, perfino il titolo della serie a cui appartiene: The White Rabbit Chronicles!!! Non penso si meriti di meno: cinque stelline forse sono poche!

Baci, a presto,
Alexandra.

giovedì 6 marzo 2014

Recensione, Cercando Alaska di John Green

Oh,  il mio adorato John Green,  riesce sempre ad incantarmi con il suoi meravigliosi libri, passerei ore e ore a rileggere tutti i suoi libri e non mi stancherei mai. Beh,  di certo non posso assicurarvi che la mia post-influenza non abbia causato alcuni danni, ma almeno ho avuto tempo di leggere molto di più, mi mancava passare ora nella più beata tranquillità : solo io, il  letto, un libro e il medicinale… mi mancava avere del tempo solo per me, la scuola inizia davvero a  farmi perdere la testa , ma ora basta passiamo alla recensione!!


Titolo: Cercando Alaska
Titolo originale: Looking for Alaska
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 2010
Pagine: 299
Prezzo: 14,00 euro
Trama:
il luogo di tutte le cose possibili. E di tutte le prime volte. E' lì che conosce Alaska Young. Brillante, spiritosa, imprevedibile, intelligente e spavalda, sexy quanto lo si può essere, per Miles diventa un pensiero fisso, una magnifica ossessione e un enigma. Lei lo attira nel suo mondo, lo lancia nel Grande Forse, e gli ruba il cuore. Poi... niente sarà più come prima. La vita esplode in questo romanzo, forte e delicato allo stesso tempo, che ci diverte e un attimo dopo ci commuove, e che vorremmo non finisse mai. 

Recensione

Così me ne tornai nella mia stanza e crollai sul letto, pensando che se gli esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato una pioggerella, lei un ciclone.

Come si è potuto intendere da qualche rigo più sopra, amo molto lo stile di John Green, ed amo anche le storie che riesce a creare non sembrano mai, e dico MAI banali, riesce a provocarmi tante di quelle lacrime... eppure nello stesso tempo mi fa anche sbellicare dalle risate, uhm… forse la post-influenza sta avendo davvero degli effetti collaterali ma in senso positivo!!!

Miles Halter (sì, non ricordavo il suo nome), giovane ragazzo che da poco ha compiuto 16 anni, collezionista delle ultime parole famose (Non ne ho idea le sa TUTTE quante, e poi legge i romanzi, ma boh) vive in Florida, con i suoi genitori, e una delle ragioni per cui decide di andare in un collegio è, appunto, la mancanza di amici (Togliendo il fatto che vuole andare il più lontano dai suoi genitori, va be’) essendo uno sfigato patentato  si decide che la Florida non fa per lui e, anche con grande dispiacere dei suoi genitori, parte alla ricerca del SUO grande forse. 
Parliamo del divino Colonnello, okay, okay non è Il protagonista (io preferisco di gran lunga il Colonello a lui, ma va be’), né tantomeno Alaska, ma è la mia vita, quindi sarà il primo che descriverò: Un ragazzo assai povero, che si ritrova ad odiare ‘i settimana corta’ (i ricchi)soltanto perché loro hanno quello che lui desidera, divertente, simpatico e INTELLIGENTE, si da il caso che sia un piccolo genio in matematica (dovrebbe insegnarmi qualcosa) ed è il numero uno quando si tratta di scherzi e di vendetta. Lui sarà il primo amico di Ciccio (Miles).
Alaska  il personaggio che mi piace di più in questo libro, è una ragazza molto lunatica, prima dolce, poi cattiva... un miscuglio di emozioni in una sola persona, un uragano che stesso lei non riesce a sorreggere, molte volte segnata da un passato che non riuscirà a dimenticare. La prima cotta di Miles. ALASKA SAPPI CHE IO TI AMO,AH!
Miles (a me piace chiamarlo Ciccio, il soprannome che gli affida il Colonnello) come dicevo nella recensione, è uno sfigato patentato, molte volte si comporta come se al mondo ci fosse solo lui e che gli altri non potessero provare dolore o felicità, cerca in tutti i modi di non restar solo, ritrovandosi in situazioni che a lui non piacciono ma appunto, per non rimar senz’amici si butta a capofitto in  una serie di azioni che prima riteneva ‘sconsiderate’ (a mio parere ti sei svegliato un po’ )!

Verdetto finale
A questo meraviglioso libro assegno 5 stelline, che dire lo amato dal primo momento, questo libro è perfetto iniziando a  parlare dello stile di Jhon Green che mi incanta ogni volta per finire con la storia che non è affatto banale!

ARRIVEDERCI GIRASOLI, ALLA PROSSIMA :*

Wendy.

mercoledì 5 marzo 2014

Words Flying #02

Buonasera, fantastici mitici magnifici (e qualsiasi altro aggettivo qualificativo positivo vi venga in mente) lettori!
Quest’oggi Wendy ed Alexandra sono molto, molto contente! E questo per vari motivi: è mercoledì (e quindi manca un giorno in meno al sabato), c’è Words Flying, una rubrica che loro amano da morire, e, questo fa fare loro i salti di gioia fino a sbattere con la testa contro il soffitto: siete cresciuti moltissimo dall’apertura del blog! E non nel senso che le unghie vi sono diventate più lunghe  e vi è cresciuto qualche pelo (anche se siamo sicure che pure quello è successo), no, noi stiamo parlando del fatto che in un mese e quattro giorni siete già un numero a tre cifre: questo ci rende stra-contente, davvero, non potete nemmeno immaginare quanto!


Ma ora vediamo di non perderci in chiacchiere e passiamo davvero a Words Flying!
Non ricordate cosa sia Words Flying? Bene, aspettate che ora vi rispolveriamo la memoria!
Words Flying è una rubrica semplicissima ma che a noi piace davvero tanto: scegliamo le quattro citazioni che ci sono piaciute di più dai libri letti in settimana e le riportiamo sul blog per condividerle con voi! Semplice, no? Estremamente… E non preoccupatevi, cercheremo di evitarvi spoiler, ma tenete a mente che siamo un po’ birbantelle ;)!

Alice in Zombieland per Alexandra

«Ali» sussurrò lui attirandomi a sé e stringendomi ancora più forte.
«Cole» mormorai a mia volta. Non mi bastava mia e non mi sarei mai voluta fermare. Era caldo, così caldo quando io avevo avuto freddo tutta l’estate. Per quante coperte mi mettessi addosso avevo sempre freddo. E adesso, oh, avrei voluto restare lì, così, per sempre.
Ti sei reso conto che morire è l'unico modo per vivere realmente? 
Vuoi sapere di più del male? No, io credo t'interessi di più l'amore. Vuoi sapere cosa puoi fare per salvare le persone che ami. Lo so perché anch'io ho bramato quest'informazione. Dì loro la verità. Insegna loro ciò che sai. Il nemico, pur invisibile e sconosciuto, resta sempre il nemico. Sapendo, potranno combattere. Se dovessero rifiutarsi di credere, avrai fatto comunque del tuo meglio. 
 È un cerchio senza fine, come un topo che corre all’interno di una ruota di filo spinato: sanguina e muore lentamente mentre le punte acuminate gli penetrano sempre più nella carne, ma non ha modo di fermare lo slancio letale.
Cercando Alaska per Wendy 
Così me ne tornai nella mia stanza e crollai sul letto, pensando che se gli esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato una pioggerella, lei un ciclone.
 Quando gli adulti, con lo stupido sorriso di chi crede di saperla lunga, dicono: “I giovani si credono invincibili” non sanno quanto hanno ragione. La disperazione non fa per noi, perché niente può ferirci irreparabilmente. Ci crediamo invincibili perché lo siamo. Non possiamo nascere, e non possiamo morire. Come l’energia, possiamo solo cambiare forma, dimensioni, manifestazioni. Gli adulti, invecchiando, lo dimenticano. Hanno una gran paura di perdere, di fallire. Ma quella parte di noi che è più grande della somma delle nostre parti non ha inizio e non ha una fine, e dunque non può fallire.
L'uomo vuole avere delle certezze. Non riesce a sopportare l'idea che la morte sia un nero e immenso nulla, il pensiero che i suoi cari non esistano più, e tanto meno può immaginare se stesso come non esistente. Conclusi affermando che l'uomo crede nell'aldilà perché non ha la forza di non crederci.
 Immaginare il futuro sa di rimpianto.
 ***************

Allora, che dite? Vi piacciono le nostre citazioni del giorno? Speriamo di sì perché  ci sono toccate una lunga elaborazione e processo di meditazione e dopo una crisi di nervi!
Va be', ragazzi, per oggi smettiamo di scocciarvi e andiamo a leggere i nostri libri!

A domani,
Aleaxandra e Wendy.

lunedì 3 marzo 2014

Libreria: semplice luogo d’acquisto o portale per un mondo ultraterreno?

Salve, lettori!
Io penso sia una domanda semplice, no? Mi sbaglio forse? Questo è tutto da vedere. 
Insomma, inutile dire che noi lettori siamo una cifra molto ridotta rispetto all’intera popolazione terrestre, e che, con l’avanzar veloce della tecnologia, il nostro numero sta diventando ancor più esiguo, ma volete forse dirmi che quelle persone che si emozionano di fronte ad uno scaffale colmo di libri sono scomparse? No, non potrei mai crederci, neanche se fallissero tutte le librerie – cosa che, chiariamoci, mi auguro non succeda mai. Ci sono un bel po’ di persone che vanno in libreria semplicemente perché gli è d’obbligo, o, magari, per fingere d’avere una certa cultura. Allora, in questo istante io chiedo solo questo, facciamo ciò in cui riusciamo meglio noi lettori: immaginiamo. 
Immaginiamo che a un ragazzo sia stato assegnato di leggere un romanzo, magari un capolavoro tra i classici della letteratura, e che si avvii alla libreria tutto scocciato; o che questa ragazza voglia fare buona impressione sul suo nuovo corteggiatore e si incammini verso la libreria per pescare a caso un volume dallo scaffale, che la faccia apparire una donna colta agli occhi del (futuro) partner. E ora, immaginiamo che questi due particolari soggetti, entrando in libreria, vaghino tra gli scaffali, sottraendo un libro ad una mensola, sfiorino per caso qualcuno, ma che quel qualcuno non se ne accorga. Perché, ci chiediamo noi, questo nuovo personaggio, appena entrato in gioco, non si è neanche accorto di essere stato urtato per sbaglio? Perché, ci chiediamo ancora, non ci ha fatto proprio caso, se noi esseri umani non prestiamo attenzione quasi a niente, se non al contatto fisico? Magari quei due soggetti non se ne accorgeranno nemmeno, non ci faranno proprio caso, ma è una verità indiscutibile quella che io sto per affermare, e che voi probabilmente avete già compreso: il terzo personaggio non se n’è accorto perché semplicemente non era nella libreria. Non davvero, almeno. Non con la mente, o con i sensi. 
E perché?, chiederebbero persone simili agli ipotetici soggetti di questo breve racconto.
Perché, risponderebbe uno qualsiasi di noi lettori, la libreria è molto, molto di più che un semplice luogo d’acquisto.
La libreria, con tutti quei volumi sugli scaffali, tutti quei generi uno diverso dall’altro, dedicati ad ogni tipo di lettore, non è altro che un mondo in miniatura. Ci avete mai pensato? Io sono sicura di sì, magari di sfuggita, qualche volta prima di andare a dormire, poggiando la testa sul cuscino. Ho scritto questo breve articolo solo perché ho un particolare talento nell’affermare l’ovvio e perché avevo voglia che qualcuno condividesse con me questi pensieri un po’ folli. L-E-T-T-O-R-I… Ve ne siete mai accorti? Questo è il nome assegnato a noi abitanti di questo piccolo grande mondo fatto di librerie, libri, pagine, parole su carta stampata e molto, molto altro ancora di cui, purtroppo, tante persone non riescono a riconoscere la magnificenza, degradando il nome del nostro popolo e considerandoci semplicemente “persone con un interesse noioso”.  Io sono il tipo di persona che rispetta gli interessi di tutti e cerca di comprenderli, certo, ma non penso per me ci sarà mai niente di più piacevole dello stringere un libro tra le mani, abbeverarmi delle sue parole e bearmi del suo profumo. 
A volte mi piacerebbe che potessero comprendere tutti quanto sia piacevole vivere nel nostro mondo, o anche farci solo una capatina ogni tanto. Per il momento, però, direi che mi accontento d’incontrare, ogni qualvolta vado in libreria a fare una sorta di saccheggio, persone più o meno simili a me. Certo, ci sono una miriade di tipologie di lettori, ma in fondo non siamo altro che persone accomunate dalla stessa passione, e parte dello stesso strambo “popolo”. Quindi, concluderei dicendo che, nonostante siamo pochi noi abitanti del meraviglioso Paese dei Libri, ci siamo ancora e sappiamo che la libreria è molto più che un semplice negozio. È un portale, capace di condurci in un altro mondo, sicuramente molto più bello e confortevole di quello per il quale passeggiamo ogni giorno.
Perché, infondo, lo diceva anche Emily Dickinson: nessun vascello c’è che come un libro possa portarci in contrade lontane.

Beh, che ne pensate?
A domani, cari lettori!
Alexandra. 

domenica 2 marzo 2014

Petizioni e iniziative!

Buongiorno, ragazzi!
Bene, bene… Oggi è di certo un po’ tardi: né Wendy, né Alexandra scrivono mai a quest’ora, ma purtroppo oggi sono un po’ malaticce e per elaborare un solo pensiero sensato ce n’è voluto di tempo!
Fortunatamente questo post non implica alcuno sforzo eccessivo da parte nostra… Perché? Siamo forse troppo pigre? No, non esattamente! La pigrizia senz’altro è una parte di noi, ma oggi non si tratta proprio di questo: come potete capire dal titolo, questo post nasce per celebrare le iniziative e le petizioni di qualcun altro!
Ma non stiamo qui a perderci in chiacchiere e facciamoci capire!

La prima iniziativa incredibilmente carina che vogliamo mostrarvi è Short Story Project ideata da Vanessa del blog I libri sono un antidoto alla tristezza. In cosa consiste Short Story Project? Ebbene, pensiamo che molti di voi ben conoscono la disattenzione con cui le case editrici compiono il loro lavoro. Cosa vogliamo dire con questo? 
Stiamo semplicemente cercando di dirvi che, molte volte (a dire il vero non ricordiamo una volta in cui non sia successo, ma va be’), le case editrici dimenticano che al fianco di una saga ci sono anche tante altre piccole storie (che noi siamo abituati a chiamare novelle) che magari non sono esattamente necessaria, ma sono altrettanto belle e desiderate dai lettori! E cosa ha fatto la geniale Vanessa per riparare alla disattenzione delle case editrici? Si è messa a tradurle! Senza guadagnarci alcunché e senza neanche provare a farlo: semplicemente annunciando che l’avrebbe fatto e dando ad ognuno di noi la possibilità di leggere queste piccole storie che, nel caso fossimo interessati, le ci invierà tramite mail. Una cosa fantastica non vi pare? Potete leggere il post di Vanessa stesso qui: click!

Altra cose che ci sembrano più che onorevoli sono le petizioni: richieste, a volte anche poteste, totalmente pacifiche, che sono il modo in cui noi lettori facciamo richieste o contestiamo il modo di lavorare delle case editrici. La prima petizione di cui vi vorremo parlare è quella che più ci sta a cuore: quella ideata da Juliette del blog Sweety Readers per accelerare (o far proseguire, a questo punto non lo sappiamo nemmeno noi) la pubblicazione della serie Shatter me di Tahereh Mafi.
Abbiamo entrambe letto il primo capitolo di questa serie e, ragazzi, ve lo diciamo nella maniera più sincera possibile: ne siamo rimaste estasiate, non abbiamo potuto disprezzare nemmeno una singola parola scritta all’interno di questo libro. Tutto è semplicemente perfetto e magnificamente architettato: i personaggi (Warner&Juliette), lo stile dell’autrice, i colpi di scena, ogni cosa ha un suo perché e contribuisce a rendere il manoscritto della Mafi ancor più perfetto della perfezione. Noi siamo ormai stanche di aspettare ed è più che probabile che ordineremo a breve i libri in inglese (come abbiamo visto hanno fatto tantissime altre lettrici), ma ci sono tante altre persone che non sono assolutamente in grado di leggere in inglese, o che non possono ordinare i libri da fuori. Ed è proprio per queste persone che noi vi chiediamo di firmare la petizione ragazzi: vi basta un semplice click qui per aiutarle!

Un’altra importante petizione è quella invece ideata da Leda di Dreaming Fantasy per portare in Italia l’ultimo capitolo della serie Immortal Beloved di Cate Tiernan…
Sentite, ragazzi, vi sembra normale che una casa editrice si prenda la responsabilità di portare in Italia una trilogia e poi interrompa la pubblicazione proprio quando è arrivato il momento di stampare l’ultimo romanzo della serie? A noi no, ed è per questo che il lavoro che Leda sta facendo per aiutarci ci pare davvero fantastico. Quella della Tiernan è una storia che sinceramente a noi piace: ci piace l’amore complicato che c’è tra Nastasya e Reyn e vorremo sapere come le cose andranno a finire ed è proprio per questo che vi chiediamo di firmare! Come al solito, vi basta un click qui per portare a qualche lettrice (come noi, ad esempio) il sorriso sulle labbra! 

Una petizione che pure ha attratto Alexandra e Wendy come le api al miele è quella,
 ideata sempre da Juliette del blog Sweety Readers (quanto lavoro che Juliette per noi, eh?), che ha lo scopo di portare in Italia la trilogia Hex Hall di Rachel Hawkins, serie che non abbiamo letto ancora, ma che ci attira moltissimo e che vorremo assolutamente vedere in tutte le librerie del nostro magnifico paese. Tutti ne parlano in maniera magnifica e la stessa Juliette, che si è anche premurata di tradurre per noi il prologo del primo della serie che potrete leggere semplicemente facendo click qui, ha parlato di questi libri in maniera davvero entusiastica! Allora che dite? Correte a leggere il prologo e vedrete che non vi resterà altro che mettere una bella firma qui!

L’ultima petizione che vorremo mostrarvi (badate bene, non per questo è la meno importante) è quella che punta ad avere in tutte le librerie, in versione cartacea il romanzo di Glinda Izabel, la blogger che dirige Atelier dei libri e che voi tanto bene conoscete. 
Questa petizione è stata ideata da Bliss del blog Libri per passione e, a parer nostro, è veramente fantastica: secondo Alexandra e Wendy ogni libri dovrebbe essere in versione cartacea… Insomma ragazzi, come si fa a considerare libro una cosa di cui non possiamo sentire il profumo? Che non possiamo sfogliare né accarezzare? No, non è un libro e noi non leggeremo mai in questo modo! Ed è proprio per questo che vogliamo Shades of life in edizione cartacea, ragazzi, perché vogliamo leggerlo anche noi!  Che ne dite di aiutarci a farlo mettendo una bella firma qui?

***************

Beh, ragazzi, anche oggi dovremmo aver finito! Forse quello di oggi lo considerate un post un po' più scocciante del solito e magari avete anche ragione, ma noi lo dovevamo fare, perché queste sono veramente cose a cui teniamo!
Se volete, tra i commenti, potete anche segnalarci altre petizioni che ci sono sfuggite: saremmo più che felici di firmarle!
Baci, a domani,
Alexandra e Wendy.

sabato 1 marzo 2014

Giveaway: vinci un libro a tua scelta per la festa della cultura!

Buongiorno, ragazzi!
Oggi Alexandra e Wendy sono tutt’e due un po’ malaticce e hanno deciso di rimanere a casa perché fuori fa tanto, tanto freddo… E indovinate un po’ come hanno deciso di passare questo tempo libero? Ma organizzando un giveaway per voi, l’avrete sicuramente già capito dal titolo del post!
Ebbene, oggi è la festa della cultura e mentre “Caffeina” ha organizzato l’iniziativa Il primo Marzo compra un libro: faivincere la cultura, alla quale anche noi partecipiamo, Alexandra e Wendy hanno deciso di comprare un libro anche per voi! Perché? Ma perché vi vogliono bene e perché, come “Caffeina” anche loro desiderano che la cultura vinca, sempre e per sempre... e quale occasione migliore se non proprio la festa della cultura? Ve lo diciamo noi: nessuna! 
Come primo giveaway del blog (e soprattutto perché non si celebra nessun'uscita in particolare, ma la festa della cultura) abbiamo deciso di non mettere in palio nessun libro in particolare! Ovvero... al momento dell'estrazione, colui o colei che sarà estratto/a come vincitore/vincitrice sceglierà da sé il libro che vuole ricevere come regalo! Ebbene, come non ci sono limiti alla fantasia, così non ce ne sono nella scelta di un regalo: potete scegliere qualsiasi libro, anche uno in lingua che dev'essere ordinato da fuori o che in Italia non è proprio arrivato e potete scegliere anche tra brossura e rilegatura! Come abbiamo già detto: non c'è alcun limite nella scelta, cercheremo di accontentare ogni vostro desiderio!
Ma ora, bando alle ciance e passiamo al giveaway, che altrimenti vi facciamo annoiare e ve ne andate!

Cosa fare per partecipare
 » Essere iscritti al blog: è una cosa semplice e veloce (basta scorrere la colonnina a destra e cliccare sulla scritta “unisciti a questo sito”) e che non richiediamo per aumentare i nostri followers, ma per poter condividere le nostre idee con un pubblico più vasto!
 » Commentare dichiarando la vostra intenzione a partecipare e lasciare la vostra mail. Siamo consapevoli che molti di voi non vogliono mostrare la propria mail su siti Internet o blog come il nostro, quindi se è questo il caso vi preghiamo di commentare ugualmente il post affermando che invierete una mail con la vostra partecipazione a wendywilson667@gmail.com oppure ad alexandramoore667@gmail.com (e ovviamente poi farlo, perché altrimenti non sappiamo come contattarvi in caso di vittoria!).

Come guadagnare punti extra 
» Condividere l’iniziativa sul vostro blog/sito web (e incollare il link del vostro articolo nel commento di partecipazione, perché altrimenti non possiamo prenderlo in considerazione).
» Condividere l’iniziativa su twitter (e incollare il link del twitt nel commento perché altrimenti non possiamo considerarlo).
» Condividere l’iniziativa su Facebook (e, esattamente come prima, incollare il link del post nel commento altrimenti non possiamo prenderlo in considerazione).
» Condividere questo post su Google + (e, sempre, incollare il link del post nel commento perché altrimenti non possiamo prenderlo in considerazione).» Condividere il banner del Giveaway sul vostro blog/sito web (e a furia di dirlo sembriamo un disco rotto incollare nel commento il link del vostro blog/sito web così che possiamo accertarci che l’abbiate fatto davvero). » Condividere il banner del Giveaway (che trovate a fine post) sul vostro blog/sito web (e a furia di dirlo sembriamo un disco rotto incollare nel commento il link del vostro blog/sito web così che possiamo accertarci che l’abbiate fatto davvero). 

Cosa vi chiediamo di fare

È la festa della cultura ragazzi, dobbiamo celebrarla! Non vogliamo scocciarvi ulteriormente e sappiamo che in questo momento state pensando “uff, queste due, che vogliano ancora?”, ebbene vogliamo che ci parlate di com’è nata la vostra passione per la lettura, se vi ci ha introdotto qualcuno o se vi siete avvicinate ai libri da soli… Insomma, cose così. Non è niente di che e potete anche non farlo,  ma ci renderebbe molto felice e renderebbe quest’occasione una vera festa e non solo un semplice giveaway!

Ultime cose da sapere
Come avete potuto capire dalle nostre dichiarazione precedenti, non c’è alcun concorso, il vincitore sarà estratto a sorte tra i partecipanti grazie al sito Random.org: a noi piacerebbe regalare dieci libri a tutti, cercando di indovinarne i gusti, ma purtroppo non possiamo, quindi abbiamo deciso di lasciare a voi la scelta del libro e al sito Random.org quella del vincitore! Ultima cosa da sapere è che l’estrazione avverrà tra due settimane precise, il quindici di Marzo, e se il vincitore non risponderà alla mail inviata da una di noi due entro tre giorni, ci sarà una nuova estrazione!

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Buona fortuna a tutti ragazzi e, mi raccomando, seguite le regole altrimenti non potremo contare la vostra partecipazione!
A domani,
Alexandra e Wendy.