venerdì 28 febbraio 2014

Likeness Between Cover #02

Buongiorno, splendidi sognatori!
TATATATAAAA…. Non diteci che vi siete dimenticati che giorno è oggi? Dai, su, che altrimenti ci arrabbiamo! Ebbene, sì, nuvolette, oggi è proprio venerdì (che bello, manca solo un giorno e poi c’è il ponte!), e sapete cosa significa? Esattamente, qui sul blog teniamo la rubrica Likeness Between Cover che, giusto per rispolverarvi la memoria, consiste nell’elezione della cover più bella tra quattro, accomunate da un dettaglio, che stesso noi vi proporremo!


E per continuare, i dettaglio di oggi è… la luna!!!
Ed ora, le cover che vi proponiamo per questo secondo appuntamento sono…

Blue di Kertin Gier e Il giardino dei raggi di luna di Sara Addison Allen


Il canto della notte e Il canto delle ombre di Camilla Morgan Davis


***************
Che dite ragazzi? Vi piacciono le cover che abbiamo scelto oggi? E il dettaglio comune? Ammettiamolo, la luna è parecchio affascinante e noi ne siamo rimaste ammaliate fin da subito... perciò cosa c'è di più perfetto di quell'ammaliante creatura che dimora nel cielo per il nostro secondo appuntamento con Likeness Between Cover? Ve lo diciamo noi: niente! E quindi eccoci qui!
Beh, che altro dire?

A presto girasoli e, mi raccomando, non sparite che domani ci sarà una sorpresa per voi qui sul blog!
Baci,
Alexandra e Wendy.

mercoledì 26 febbraio 2014

Recensione, Tutto ciò che sappiamo dell'amore di Colleen Hoover

Buonasera, ragazzi!
Torno proprio in questo momento dalla casetta di pan di zenzero di Wendy e siccome questa mattina ero nello stato mentale giusto per poter finalmente riversare sulla carta tutti i sentimenti fortissimi ed incredibile che Tutto ciò che sappiamo dell’amore di Colleen Hoover mi ha trasmesso, eccomi che ora sono qui per pubblicare la mia recensione, frutto di molte riflessioni e revisioni, per paura di non essere riuscita ad esprimere completamente le mie sensazioni assurdamente intense!
Ma ora bando alle ciance e passiamo alla recensione!

Titolo: Tutto ciò che sappiamo dell'amore
Titolo originale: Slammed
Autrice: Colleen Hoover
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 19 Giugno 2013
Pagine: 343
Prezzo: 16,00 euro
Trama: 
 Lake arriva in Michigan dopo la morte del padre, rassegnata ad affrontare un nuovo, faticoso inizio. La risalita appare all’improvviso dolce grazie a Will, il vicino di casa, a sua volta costretto dalla vita a crescere in fretta. L’intesa è immediata, ma il primo giorno nella nuova scuola Lake scopre che il loro è un amore impossibile: Will è uno dei suoi professori – giovanissimo, ma dall’altra parte della barricata. Altrettanto impossibile allontanarsi, dimenticarsi, rinunciare: e così Lake e Will si parlano attraverso la poesia, anzi, le poesie, in pubblico ma in segreto, servendosi di uno slam – una gara di versi – per dirsi tutto ciò che devono e vogliono dirsi. Alla fine è qualcosa di molto semplice, di essenziale: tutto ciò che sappiamo dell’amore è che l’amore è tutto, come ha scritto Emily Dickinson a nome di tutti noi.

Recensione

La vita non si mette dannatamente di traverso
solo perché vuole che tu molli tutto e ti lasci trasportare.
La vita vuole che tu lotti. 
Che impari a prenderti quello che è tuo.

Letto in cinque ore e mezzo e senza mai staccare gli occhi dalle pagine che scorrevano alla velocità della luce, Tutto ciò che sappiamo dell’amore di Colleen Hoover è entrato senza dubbio nella mia lista di libri più belli di sempre.
cover originale
Sono pochi i libri per cui ti ritrovi a tremare per l’agitazione e l’aspettativa insieme, per cui ridi e piangi allo stesso tempo, di cui non puoi non adorare sia i protagonisti che i personaggi secondari, giustificandoli anche quando fanno qualcosa che non ti piace. Sono pochi i romanzi che ti marchiano l’anima, lasciando dentro di te qualcosa che non potrà mai essere cancellato. Certo, ci saranno tanti altri libri, ma è davvero esiguo il numero di quelli che ti lasciano realmente qualcosa. Ecco, tutto questo è stato e sarà sempre per me Tutto ciò che sappiamo dell’amore. Questo non è semplicemente un romanzo, non è semplicemente un libro destinato ad una determinata fascia d’età, no. Tutto ciò che sappiamo dell’amore è molto, molto di più: in modo incredibilmente poetico e coinvolgente questo capolavoro nato dalla fantasia – che a questo punto penso sia straordinaria – di Colleen Hoover ribadisce ciò che ci ha precedentemente insegnato Emily Dickinson, la nota poetessa americana: che l’amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore.

Piccola domanda: cosa vuol dire l’amore è tutto? Semplice risposta: l’amore ti fa ridere e ti fa piangere, ti diverte e ti rattrista, ti eccita e ti rilassa… l’amore è tutto perché semplicemente ti sconvolge l’esistenza, a tal punto che finisci per ritrovarti la strada sopra la testa e il vuoto sotto i piedi!
 Ma nel caso di Layken 
l’amore sta a significare rinascita; esattamente come un fiorellino che ha passato la stagione invernale ricoperto di neve, ormai bisognoso di sole, Lake non vede l’ora di poter ricominciare a vivere: di sentire il calore affiorarle alle guance dopo una risata, di scherzare e divertirsi come chiunque. E quando incontra Will, tutto questo… succede! In modo incredibilmente naturale, come se la conoscesse da una vita e sapesse cosa la fa ridere e cosa le piace, Will fa spuntare per la prima volta dopo mesi un sorriso sulle labbra di Lake, e lo fa come se fosse la cosa più semplice del mondo!
Così, insegnandole quanto possano essere potenti le parole di una poesia e facendola rifiorire e rivestire di colori come un fiore in primavera, Will semplicemente la fa innamorare.
E, sorprendentemente, pare che i frammenti distrutti del mondo di Lake stiano tornando pian piano al loro posto… o almeno è così fino a quando, con l’inizio della nuova settimana, la ragazza non ha il suo primo giorno nella nuova scuola. E il mondo va nuovamente in pezzi, le crolla un’altra volta addosso. Ma per un motivo ben diverso questa volta: Will è il suo professore. E questo porta ad una conclusione più che lampante: quello tra Lake e Will è un amore impossibile. Forse.


Quella narrata dalla Hoover è una storia capace di stregare e catturare, di far innamorare perfino le lettrici più schizzinose come la sottoscritta. 
Facendoci passare in maniera altalenate dalla disperazione, al pianto e alle risa, alla più pura felicità, la scrittrice ci trasporta nel mondo di Lake facendoci immedesimare appieno in questa ragazza un po’ sperduta, stravolta dal dolore, e che per il momento dell’amore non sa proprio nulla. Solitamente le protagoniste dei romanzi d’amore come questo le odio, senza mezzi termini: purtroppo le scrittrici le dipingono troppo come mammolette, le riducono al ruolo di principessa salvata dal cavaliere, per l’orrore delle femministe di tutto il mondo, direbbe Layken. Lake, invece, mi è sembrata così reale, così naturale in tutto ciò che faceva, che non ho potuto non amarla. Una ragazza semplice, che si emoziona facilmente e che a volte si lascia andare ai sentimentalismi, ma che è anche capace di tirar fuori la grinta quando la situazione lo richiede. In poche parole: una ragazza normale e proprio per questo magnifica. 

Con Will, diversamente da Lake, ho avuto un rapporto amore/odio.
Lo ammetto: un po’ come per lei, quello tra me e questo ragazzo magnifico è stato inconsapevolmente amore a prima vista. Will è dolce, gentile, ragionevole e ama la poesia… Insomma, cosa chiedere di più in un ragazzo? Ma il senso del dovere, no? Beh, in questo caso, il senso del dovere di Will sarà la rovina di Lake. Will ha un lavoro ed è con quello che mantiene se stesso e il fratellino di nove anni, quindi non può permettersi di perderlo. Significa che preferisce il lavoro all’amore? Forse. O almeno così sembra. Ed è qui che c’è stata la parte “odio” del nostro rapporto: un’inguaribile romantica come me, non poteva sopportare che Will preferisse mantenere il suo lavoro, anche se in nome del fratellino, piuttosto che abbandonarsi all’amore. Così alla fine, quando ho scoperto davvero cosa ci fosse dietro, sono scoppiata in singhiozzi insieme a Lake. Quindi, in conclusione, io amo Will, e ormai questo non potrà più cambiare, qualsiasi cosa succeda nei seguiti, io lo amerò!

Per finire, una piccola curiosità, che ho scoperto vagando nel web, su questa serie: i successivi due libri saranno entrambi dal punto di vista di Will!!! Gnam, gnam, mi sa che li divorerà appena usciranno in Italia!

Verdetto finale
E che siano… Cinque stelle! Non ditemi che siete stupiti… Dopo tutto questo parlare di sentimenti, quale pensavate che sarebbe stato il mio voto? Questo libro è perfetto in ogni sua micro particella (la mia professoressa di scienze sarebbe fiera di me), non potevo che dare questo voto!

Baci, ci rivediamo domani con Likeness Between Cover,
Alexandra.

martedì 25 febbraio 2014

Words Flying #01


Buongiorno, meravigliosi lettori!

Eh, sì, oggi ci siamo proprio superate: non abbiamo mai scritto un post così presto perché siamo due pigrone e non capita mai che attiviamo il cervello ci svegliamo prima di andare a scuola, ma ‘sta notte soffriamo di insonnia quindi eccoci qui!
Bene, pensiamo proprio che sia finalmente giunto il momento di mostrarvi un’altra rubrica giunta direttamente dalle nostre geniali e fantasiosi menti: Words Flying!
In cosa consiste Words Flying?
Letteralmente Parole volanti, questa rubrica consiste nel riportare quattro citazioni prese dai libri letti in settimana, quelle che noi reputiamo le migliori e poi commentarle con voi tra i commenti (se prendete citate)!


A proposito dei libri letti questa settimana… ci perdoniamo per non esserci collegate, ma purtroppo abbiamo avuto qualche problemuccio (che abbiamo risolto, non preoccupatevi) e non abbiamo potuto collegarci, ma torneremo a scrivere regolarmente e con costantana e, oltretutto, Alexandra deve dire che de La carezza dell’angelo caduto ha letto solo il prologo perché ha deciso che non si sentiva in vena di paranormal romance quindi probabilmente glielo vedrete di nuovo in lettura tra un po’!
Ma ora passiamo alle citazione tratte da…


Mille splendidi soli per Wendy

"Tu hai paura, Nana" avrebbe potuto dirle. "Hai paura che io possa trovare la felicità che tu non hai mai conosciuto. E non vuoi che io sia felice. Non vuoi che io abbia una vita felice. Sei tu ad avere un cuore spregevole."
Ho perso il privilegio del tuo affetto molto tempo fa e di questo devo rimproverare solo me stesso.
Rivela il tuo segreto al vento, ma non lamentarti se lo dirà agli alberi.
Come un amante dell'arte che fugge da un museo in fiamme, afferrava tutto ciò che poteva uno sguardo, un gemito, un sussurro – perché non andasse distrutto, perché potesse essere conservato. Ma non esistono fiamme più inesorabili di quelle del tempo e Laila alla fine non riuscì a salvare tutto.
Tutto ciò che sappiamo dell'amore per Alexandra
«Maledizione» sussurra sulla mia bocca. «Ogni volta che mi avvicino a te è più bello della volta prima».
E la vita decisamente non vuole che io mi convinca che quella ragazza che ho conosciuto, quella ragazza bellissima, forte, straordinaria, testarda, di cui sono così perdutamente innamorato, venga solo al terzo posto. La vita lo sa. La vita sta cercando di dirmi che quella ragazza che amo, quella ragazza di cui sono così perdutamente innamorato… be’, c’è spazio anche per lei al primo posto. E io la metto al primo posto.
 La vita non si mette dannatamente di traverso solo perché vuole che tu molli tutto e ti lasci trasportare. La vita vuole che tu lotti. Che impari a prenderti quello che è tuo.
E se sei cresciuto pieno di sogni nella testa, sogni sulla vita, sogni su come un giorno avresti preso il controllo della tua nave e avresti avuto il tuo equipaggio e tutte le sirene si sarebbero innamorate solo di te. Se fosse così capiresti... come io ho dovuto capire... che tutte le cose buone sull'oceano, tutte le sue bellezze, non sono vere. Sono una montatura. Perciò tenetevi l'oceano, io scelgo il LAGO... Lake. Lac.
***************
Beh, ragazzi, che ne dite? Vi piace questa rubrica? Vi piacciono le citazioni che abbiamo scelto? Speriamo proprio di sì perché noi le adoriamo! Nuovamente scusa per essere state un po' assenti: abbiamo intenzione di dimostrarvi che quando facciamo una promessa, potete stare sicuri che la manteniamo!

A domani, tanti baci a tutti,
Alexandra e Wendy.

Recensione, Mille splendidi soli di Khaled Hosseini

Buondì girasoli!  Volevo pubblicare questa recensione da un po’  ma ahimè la scuola mi succhia energia vitale…quindi, ho approfittato di quest’influenza per scrivere la recensione di questo straordinario, bellissimo, perfetto, spettacolare  meraviglioso libro! Perdonatemi se ci saranno degli errori.
Khaled Hosseini, volevo ringraziarti per aver reso la mia influenza magnifica! Con Mille splendidi soli sei  stato capace di farmi vivere un migliaio di emozioni tutte insieme, paura, dolore, speranza, insomma… ho lasciato l’anima nel tuo libro!

Titolo: Mille splendidi soli
Titolo originale: 
A Thousand Splendid Suns
Autore: Khaled Hosseini
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 22 Maggio 2007
Pagine: 403
Prezzo: 12,00 (versione economica)
Trama: 
A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua kolba di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l’arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa di Herat, dove il padre non la porterà mai perché lei è una harami, una bastarda, e sarebbe un’umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L’unica cosa che deve imparare è la sopportazione.
Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell’aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashto e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra.
Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall’intreccio di due destini, una storia indimenticabile che ripercorre la Storia di un paese in cerca di pace, dove l’amicizia e l’amore sembrano ancora l’unica salvezza.

Recensione

Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, né i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri.


Il destino, non è mai stato gentile con Mariam, una ragazzina che conosce solo: dolore, sopportazione, paura.

Vive in Afghanistan, con la madre, Nana ed è definita da tutti un’Harami, ovvero una ‘bastarda’, ancora piccola e ingenua compirà una scelta che le cambierà la vita.
Lalia, bellezza della notte, nata in una famiglia apparentemente felice, credeva che per tutti ci sarebbe stata una speranza, non conosceva dolore né tantomeno la sopportazione, visto che ‘Babi’, il padre, non la privava di nulla, aveva al suo  fianco persone che l’amavano con tutto il cuore, compreso Tariq il suo adorato amico d’infanzia, ma la guerra cambierà la sua vita, unendo così il suo destino con quello di Mariam, nella più tragica delle guerre.


Adesso passiamo ai personaggi!

Mh… iniziamo con Mariam, come ho già scritto sopra, Mariam è una bambina/donna che nella sua vita ha conosciuto solo dolore e sopportazione, ma ecco, a lei, molte cose non dispiacevano, per esempio indossare il Burqa la faceva sentire ‘protetta’……..CARA MARIAM, GENTILMENTE MI SPIEGHI COME CAVOLO PUO’ UN SEGNO DI SOTTOMISSIONE A QUEI CAFONI DEI MASCHI PERVERTIT E PEDOFILI ESSERE PER TE, UN SEGNO DI PROTEZIONE?!!?!?!?... gentilmente aspetto la tua risposta.
Non parliamo del fatto che inizi a ‘ribellarti’ con le persone che vogliono aiutarti….la tua intelligenza non ha limiti.
C’è una parte in cui Mariam, finalmente caccia tutto quello che si era tenuta dentro (ribellandosi contro persone le ‘giuste’ questa volta eh) di cui però non parlo, altrimenti vi farei uno spolier e non è il caso.
Laila, luce dei miei occhi, sai di essere PERFETTA?  Una ragazza che nonostante tutto e tutti non si fa mai mettere i piedi in testa da nessuno, a costo della sua vita. Nel libro non ho mai visto Laila non combattere per le sue idee, ma e dico MAI, che non cercasse a tutti i costi di ottenere ciò che voleva… Laila che dirti? Starei ore a elogiarti ma la gente poi si annoierebbe, tanto hanno già capito tutti che sei perfetta.
Adesso passiamo al magnifico Rashid, ma quanto posso ODIARTI IMMENSAMENTE? QUANTO? PERVERTITO PEDOFILO CHE NON SEI ALTRO, SONO DAVVERO FELICE PER TE CHE TU SIA SOLO UN PERSONAGGIO CARTACEO ALTIMENTI TI VERREI A DARE UN BEL PUGNO SULLA TUA FACCIA DA EBETE, EGOCENTRICO,  SEI LA DIMOSTRAZIONE CHE PUR ESSENDO ‘UOMO’ (io preferisco definirlo animale non identificato) LE PALLE NON LE HAI.
Okay, scusate ma dovevo sfogarmi, hahahaha.
E infine passiamo al magnifico, perfetto, bellissimo Tariq, l’amico d’infanzia di Laila, disposto a perdere la vita per lei.
Forte, bello, carismatico e soprattutto INTELLIGENTE, un ragazzo/uomo davvero perfetto.
Caro Rashid impara da lui, forse anche tu hai qualcosa dentro al cranio, sai? Anche se ne dubito fortemente.

Verdetto finale
A questo libro (che mi ha risollevato dall’influenza e dai pessimi libri che ho letto in precedenza), assegno la bellezza di cinque stelline! Non c’è bisogno neanche di scrivere il perché, visto che la mia anima è intrappolata in quella pagine, Khaled Hosseini, sei un grande!

Okay, posso dire che la mia recensione è finita, alla prossima :*!

Wendy.

giovedì 20 febbraio 2014

Likeness Between Cover #01

Ciao, ragazzi!
Bene, bene, bene… Allora, come potete vedere dal titolo questo è il giorno in cui abbiamo deciso di inaugurare qualcosa di nuovo: la rubrica ideata da noi (se prendete, citate) che abbiamo deciso di chiamare Likeness Between Cover!
Perché Likeness Between Cover? Beh, perché letteralmente in inglese vuol dire “somiglianza tra cover” e la rubrica consiste nel presentare, ad ogni appuntamento, quattro cover differenti accomunate però da un dettaglio e toccherà a voi eleggere la più bella!


Ora che abbiamo fatto le presentazioni formali (sì, certo, come se noi fossimo mai formali) passiamo alle cover del giorno!
Per questo nostro primo incontro, però, vi presenteremo cinque cover che hanno come dettaglio in comune
un occhio!
E indovinate un po’ di quali stiamo parlando?

Shatter me, Destroy meUnravel me, Fracrture meIgnite me di Tahereh Mafi




***********************

Che dite ragazzi? Vi piace questa nuova rubrica? Speriamo proprio di sì, così da potervela riproporre tutti i venerdì! Sì, avete capito bene e no, noi non ci siamo sbagliate: anche se per questa settimana ve l'abbiamo proposta il giovedì (azione puramente dettata dall'impazienza del momento), nelle settimane a venire ci incontreremo per Likeness Between Cover sempre di venerdì!
Ma ora passiamo alla domande più importante... Quale di queste splendide cinque cover è la vostra preferita?! Pensate solo ed esclusivamente all'estetica e alla cover e non al contenuto del romanzo (lo sappiamo, sì, sembra assurdo da dire), così da poter dare un giudizio obbiettivo!

A presto con il prossimo post,

Alexandra e Wendy.

Post scriptum... Fateci sapere se la rubrica vi piace ;)!

martedì 18 febbraio 2014

Recensione, Non cercarmi mai più di Emma Chase

Buongiorno, ragazzi!
Sì, oggi sono mattiniera… Ma che volete farci? La notte è il mio giorno, sono un po’ vampira, e quindi ecco che mi svegli tardissimo la mattina.... Ma sono sempre qui con voi ;)!
A ogni modo, sono qui per fare la recensione di questo libro che forse ho letto in tempo anche un po’ troppo lungo. Non ho potuto farne a meno, però, ero così annoiata mentre lo leggevo che da fuori davo l’impressione di una lumaca narcolettica!
Ma voliamo alla recensione: ho molto da dire!

Titolo: Non cercarmi mai più
Titolo originale: Tangled
Autrice: Emma Chase
Editore: Newton Compton
Pagine: 286
Prezzo: 9,90 euro
Trama: 
Drew Evans è bello e arrogante, fa affari multimilionari nella società di famiglia e seduce le donne più belle di New York con un semplice sorriso. Allora perché è stato per sette giorni con le imposte chiuse nel suo appartamento, triste e depresso? Lui risponderebbe per via dell’influenza. Ma noi sappiamo per certo che non è proprio la verità.
Katherine Brooks è brillante, bella e ambiziosa. Quando Kate viene assunta come nuova associata presso l’impresa di investimento bancario del padre di Drew, il focoso playboy entra in tilt. La competizione professionale che si stabilisce tra i due mette in crisi Drew, l’attrazione per lei è fonte di distrazione e soprattutto portarsela a letto sembra una missione impossibile.
Non cercarmi mai più è il racconto privato, scandaloso e spiritosissimo di un casanova impenitente. Ma, mentre racconta la sua storia, Drew capisce finalmente che l’unica cosa che non aveva mai voluto nella vita, è l’unica di cui adesso non può più fare a meno.

Recensione

Lei è diversa.
È un cubo di Rubik.
A volte è così difficile che vorresti lanciarla fuori dalla finestra.
Eppure non lo fai, non puoi.
Sei costretto a giocarci finché non capisci come funziona.

Citazione carina, non vi pare? Spero proprio di sì, perché è la migliore che ho trovato e se non vi piace questa allora lasciate perdere… Ma torniamo a noi! 

Non voglio essere troppo precipitosa, ho intenzione di gustarmi la mia vendetta contro la Newton Compton per avermi convinto della bellezza e dell’originalità del romanzo essere esaustiva e spiegarvi il mio punto di vista: so che molti di voi hanno adorato questo romanzo e vorrei farvi comprendere i motivi per cui a me non è piaciuto… Insomma, siete pronti? Perché non sarà piacevole! Okay, allora cominciamo!
Mi avevano promesso il libro più sexy, romantico ed esilarante dell’anno… E tutto quello che ho avuto è stato un gatto bianco un amaro boccone di volgarità, ridicolaggini ed infantilità che non voleva assolutamente scendere giù! Ah, sono troppo precipitoso… come posso farvelo capire?
Insomma, abbiamo lui, Drew Evans: sexy (gli piacerebbe), arrogante (infantile, sarebbe più corretto) e incredibilmente eccitante (diciamo che il termine volgare
Sono le mie reazioni alle stupidate di Drew.
Fase uno.

rende meglio). Lui è il cretino bello impossibile, l’uomo che tutte le donne vogliono avere e che può averle tutte ai suoi piedi con un solo schiocco di dita: ricco, attraente e sicuro di sé, Drew è il protagonista dei sogni di ogni donna ma non fa parte della realtà di nessuna di loro. Perché? Ma perché lui è Drew Evans, ragazzi, lui non si innamora di nessuno (povero illuso), per lui è sempre solo sesso (cafone!). Finché *BOOM* non arriva il colpo di fulmine, quello che sua sorella Alexandra, da lui soprannominata la Stronza (lo so, la volgarità di questo ragazzo non ha alcun limite), tanto gli aveva augurato, la torre Eiffel cade o meglio, si alza, ma non voglio essere volgare come Drew, le priamidi si sgretolano, il cielo gli cade sulla testa… Insomma, avete capito: quel genere di cose fastidiosamente sdolcinate! E questo ve lo dice una che del romanticismo è una vera fanatica! 
Fase due.
Ora, dopo questo mio sproloquio, vi starete certamente chiedendo… Embè? Okay, lui è un cafone, il libro un po’ sdolcinato, ma tutto normale, è okay, tenero anche, le storie narrate dal punto di vista degli uomini sono sempre tenere, ti fanno capire il loro punto di vista. Sì, sono d’accordo, sul serio. Quando a narrare si tratta di veri uomini, però, quando invece ci accompagna nella scoperta della sua disastrosa vita Drew Evans, allora è tutt’altro paio di maniche! Perché? Ma insomma, parliamo del tipo che quando vede Katherine Brooks (il suddetto innalzamento, pardon: cedimento della torre Eiffel) ci racconta delle più svariate reazioni che il suo amichetto a sud ha in merito e ci inizia anche a succosi dettagli del tipo che cose del genere non gli succedevano dal tempo in cui era una mezza sega (l’ha detto lui, non io), a tredici/quindici/diciassette anni (ero così annoiata nel corso della lettura che la mia attenzione era pari a zero), quando la protagonista dei suoi sogni erotici era Suor (no, vorrei ma non sto scherzando) Beatrice, una suora super-sexy con una folta chioma rossa.



Un quadro nero, eh? Non abbattetevi ragazzi, ho appena cominciato!
Di Drew abbiamo già parlato più che abbastanza. Bene, ci siamo tolti un peso, abbiamo introdotto il personaggio di Kate Brooks… Che dire di lei? All’inizio mi piaceva. Quasi. Sembrava carina, intelligente, spiritosa, competitiva… Insomma, una tipa tosta! Non le solite protagonista irritanti, ma una che sa quello che vuole e non ha paura di dirlo! Io, ovviamente, preciso che sto parlando di questa ragazza, quella che ha la lingua affilata come un serpente:

“«Se dobbiamo lavorare insieme, Drew, credo di dover chiarire un paio di cose.
Non sono il tuo “tesoro”. Mi chiamo Kate, Kathrine. Usa il mio nome.

E non sono una leccaculo. Non ne ho bisogno. Il mio lavoro parla da solo.
La mia intelligenza, la mia determinazione, ecco cos’ha fatto sì che tuo padre mi notasse.
E forse pensa che tu sia carente in merito se sta pensando di affidare l’affare Anderson a me».
Ahia. Va dritta alla giugulare, la ragazza.
«E so che le donne fanno tutto pur di avere la tua attenzione e uno dei tuoi fascinosi sorrisi», continua, «ma io non sono una di loro. Non intenzione di essere una tua fan o l’ennesima conquista di una sera, perciò riserva frasette, sorrisi e stronzate per qualcun altro».


Come avevo detto, una che sa cosa vuole e che non si fa mettere i piedi in testa. Indovinate un po’ perché smette di piacermi? Lo vedo, vedo l’idea che comincia a prendere forma nella
Fase Tre.
vostra testa, la massa informe che pian piano diventa qualcosa di sensato e… sì! La tipa in questione cambia, si rammollisce, diventa un’altra delle veneratrici di Drew… Non è romantico?! *_*  NO, per niente!
Ci sono altri personaggi? Sì. Qualcosa che potrebbe salvare le sorti del romanzi? No, solo cose che le peggiorerebbero cominciando dal fatto che secondo me il titolo di romanzo non se lo merita!
Di certo questa non è una delle mie migliori recensioni, ma sono stanca e l’ho scritta senza alcuna passione perché, come avete ben capito, non mi piace per niente!

Verdetto finale
Vi avviso, ragazzi: lei mie due stelline sono di totale pietà, se avessi cacciato fuori il mio lato da presidentessa dell'Academy Award, allora questo libro sì che sarebbe rovinato! Si è capito che non mi è piaciuto per niente e questo è l'importante... Non so, a molti è piaciuto, potrei essere io la strana. Il mio consiglio, l'avete ben capito, è: dedicatevi a letture più fruttuose, a qualcosa che v'interessa di più, a qualcosa che valga il vostro tempo e che di certo non è questo! Ma, poi, boh... A ognuno i propri gusti: io lo sconsiglio, ma potrebbe anche piacervi!

Un bacio affettuoso a tutti, con amore,
Alexandra.

lunedì 17 febbraio 2014

Recensione, Dove finisce il buio di Tara Hudson

Volevo scusarmi, ancora una volta perché anche questa settimana ho avuto parecchi problemi, la mia vita si svolgeva in sole quattro sequenze ‘andare a scuola-mangiare-studiare-dormire’, quindi beh ho approfittato del mio unico giorno di relax per scrivervi, okay prima che inizi a scrive uno sproloquio inutile inizio la recensione
Eh, beh, eccoci qui! A mio grande dispiacere, Dove finisce il buio di Tara Hudson è stato ancora più deludente di quanto mi aspettassi! Tara Hudson devo dire che m’ha proprio lasciato con l’amore in bocca con questa trilogia.

Titolo: Dove finisce il buio
Titolo originale: Arise
Autrice: Tara Hudson
Editore: Nord
Pagine: 368
Prezzo: 16,60
Trama: 
Abbracciarsi, tenersi per mano, baciarsi: sono gesti quotidiani che scandiscono e consolidano ogni relazione, ma per qualcuno sono un desiderio irrealizzabile. Amelia è un fantasma, un'anima inquieta rimasta legata alle acque scure del fiume in cui è affogata dieci anni prima, e non può nemmeno sfiorare il suo adorato Joshua senza che la sua evanescente figura svanisca nel nulla. Tuttavia, per coronare il suo sogno d'amore, Amelia è disposta a tutto, anche a sfidare le leggi che regolano il regno dei morti. Lei sa che un certo rituale le permetterebbe di recuperare la sua forma corporea... ma sa pure che quel rituale è così potente da mettere in grave pericolo proprio la vita di Joshua. Amelia non vuole rischiare di condannare l'uomo che ama a vagare per sempre sotto forma di spirito e sarà costretta a fare una scelta: restare con Joshua, ma senza poterlo toccare, condannandolo a vivere un'esistenza di sacrifici; oppure rinunciare a lui, per lasciarlo libero di costruirsi una nuova vita...

Recensione

Lo scroscio della doccia era così forte da impedirmi di sentire i miei stessi pensieri. Se mi concentravo abbastanza sulla pressione dell’acqua, sul suo calore, riuscivo quasi a ignorare le parole intrise di angoscia e senso di colpa che il mio cervello aveva cominciato a sussurrare.

Come ho detto qualche rigo più sopra il secondo capitolo di questa trilogia è ancora più deludente di quanto mi aspettassi, molto confusionario, banale e troppo spesso ripetitivo, l’unico dettaglio originale è che lei, Amelia è un fantasma, ma poi la storia è sempre la stessa.

A natale Joshua decide di portare con  sé  la sua amata Amelia a New Orleans, quale occasione migliore per riunirsi con la sua famiglia?
Non sto neanche a dirvi che la famiglia di lui è una famiglia di veggenti, dove tutti, o quasi, sono stranamente molto simpatici con Amelia, quasi tutti ovviamente perché, la sorellina di Joshua,  Jillian continua a disprezzare Amelia nonostante nel capitolo precedente  lei le abbia salvato la vita.
Un colpo di scena  completamente inaspettato (certo, come no) è che Amelia continua ad avere visioni popolate dai Demoni, a cui era riuscita a scappare per un pelo nel precedente capitolo. Ora  deve fare una scelta che le spezza il cuore: lasciare il suo amato Joshua per proteggerlo dalle tenebre che sembrano completamente inghiottirla. Si ritroverà a combattere contro fantasmi pericolosi, di cui anche il suo defunto padre potrebbe essere stato vittima, veggenti particolarmente inaffidabili ed un rituale vodoo che cambierà la sua “vita” per sempre.

In questo libro trovo che Joshua e Amelia siano particolarmente “egoisti”, visto che l’unica cosa di cui si preoccupano davvero è che non possono toccarsi… wow davvero, che cosa dolce da parte vostra!

Verdetto finale

Il mio verdetto finale per questa libro sono le due stelline (e sono stata generosa), beh non credo neanche di dover dare una spiegazione visto che il mio disprezzo si vede benissimo nella recensione… ahimè non so se comprerò mai il terzo libro di questa ‘avvincente’ trilogia!

Un bacio a tutti splendidi girasoli,
Wendy.

domenica 16 febbraio 2014

Il nostro primo premio: Liebster Award!

Buona sera, ragazzi!
Perdonateci per essere state assenti sul blog in questi giorni, ma eravamo molto stanche… e poi, insomma, tra le versioni di greco e latino e libri che non ci piacciono (perché le nostre attuali letture non ci stanno piacendo per niente) la situazione non era di certo delle migliori!
Questo post, però, lo dovevamo proprio fare! Per due semplici motivi: il primo è che siamo incredibilmente grate a Nymeria del blog Down the Rabbit Hole, il secondo, invece, è che siamo eccitatissime perché siamo qui solo da due settimane e abbiamo già ricevuto il nostro primo premio… Sì, se non si fosse notato, siamo incredibilmente felici!
Ma beh, non siete curiosi di vedere il nostre premio? Calma, ragazzi, ora ve lo mostriamo!


Ecco le regole da seguire quando si vince questo premio:
- Ringraziare e rilinkare il blogger e il suo blog di chi ha presentato la candidatura;
- Rispondere alle dieci domande di chi ti ha nominato;
- Nominare altri dieci blog con meno di 200 followers;
- Proporre ai tuoi candidati dieci domande;
- Andare sui singoli blog e comunicare loro la nomina.

Le nostre risposte alle domande di Nymeria

1. Se avessi la possibilità di incontrare un personaggio letterario, chi sceglieresti?
Scherziamo, ragazzi? Rispondere a questa domanda è semplicissimo!!! Primo cosa, ringraziamo Nymeria per avercela posta perché volevamo una domanda del genere: grazie. Ma ecco che arriva il punto secondo: Alexandra è stracontenta di poter rispondere Aaron Warner di Shatter me che lei ama alla follia e per cui farebbe follie, anche per poterlo vedere una sola volta. Mentre Wendy, senza esitazione, si gira e grida che il suo amore sarà per sempre Hector Delos di Starcrossed... Quel ragazzo l'ha stregata, non può farci niente!

2. Se potessi vivere in un libro, vorresti essere  un eroe o il suo antagonista?
Qui Alexandra si gira e guarda Wendy, con le rotelle della testa che girano in maniera incredibilmente veloce, pronte a formare un'idea stramba tipicamente Alexandresca (sì, purtroppo la ragazza pretende pure di coniare nuovi termini). "Wen, senti... Ma se sono la protagonista, allora significa che alla fine di tutto Warner (e tanti altri tipi figherrimi come lui) saranno miei?", al che Wendy ci pensa un po' su e poi risponde "Sai, Ale, a volte penso proprio che tu sia un vero genio!" e le da un bacio in fronte in maniera molto papesca.
...In conclusione, dopo tutto questa tiritera, ci sembra scontato confermare ciò che già state pensando, ma lo facciamo lo stesso: sì, siamo stupide vogliamo essere le eroine!

3. Di quale libro avevi poche aspettative e poi si è rivelato un'ottima lettura?
Wendy non ha alcun bisogno di pensarci su e risponde immediatamente che si tratta de L'accademia dei vampiri di Richelle Mead che le sembrava un libro tanto banale ma che poi si è rivelato... troppo perché ci siano parole per descriverlo! Mentre Alexandra, anche se si rende conto di star diventando un tantino monotematica, non può fare a meno di rispondere Schegge di me di Tahereh Mafi: la storia la incuriosiva, certo, ma chissà perché pensava sarebbe stata una delusione e invece... Questo libro è così bello che non appena qualcuno ne fa anche solo qualche accenno Alexandra abbandona questo mondo per precipitare in quello creato dalla Mafi (insomma, ragazzi, per quanto orribile, in quel mondo c'è sempre Warner!)!

4. Qual'è la tua favola preferita?
Ragazzi, prima di rispondere a questa domanda, dobbiamo assolutamente fare una precisazione: per noi, quando si parla di favole, si parla di Disney! Perdonateci, ma le favole vere, quelle originali insomma, finiscono sempre male e muoiono tutti quindi ci baseremo sui cartoni della Disney che sono senz'altro magnifici e hanno l'happy-ending! Bene, quindi procedendo su questa linea: la favola preferita di Wendy è La bella addormentata nel bosco, mentre quella di Alexandra... beh, qui è tutto un po' più complicato perché la ragazza non ha per niente le idee chiare! Ma non fa niente, Alexandra se ne infischia delle regole e vi cita le sue quattro favole preferite, anzi cinque, ora che ci pensa: La Sirenetta, Pocahontas, La bella e la bestia e Mulan sono quelle che preferisce tra i cartoni Disney perché sono tutti esempi di forza femminile e di amore tra il diverso, mentre tra quelle "vere" se così possiamo definirle, c'è sicuramente la fabula di Amore e Psiche!.... Sì, ragazzi, come potete notare: due casi persi di inguaribili romantiche!

5. Di quale libro vorresti ne venisse fatta una trasposizione cinematografica?
Qui è tutto molto più semplice! Wendy immediatamente si mette a fare i salti di gioia perché il suo sogno sta per avverarsi: Starcrossed di Josephine Angelini sta per diventare un film! Mentre Alexandra, sempre perché nella sua testa frulla uno e un solo pensiero, non esita a rispondere che vorrebbe vedere sul grande schermo Schegge di me di Tahereh Mafi!

6. In quale libro c'è stato un colpo di scena che ti ha letteralmente lasciato senza parole?
Ecco che Alexandra sarebbe tentata di rispondere nuovamente... Ma no, basta! Altrimenti non pensereste che sia monotematica arrivereste a definirla scema! Quindi ecco che Alexandra e Wendy si mettono a fare salti sul letto (perché hanno la testa completamente bacata) e si mettono ad indicare Il confine di un attimo J. A. Redmerski! Perché sapete quella parte alla fine del libro, nell'epilogo? Quella in cui sareste tentati di buttare il libro dalla finestra perché prima l'autrice vi ha fatto sentire molto una cacca e poi vi risolleva d'improvviso? Ecco, è proprio per quella scena che sia Alex sia Wen rispondono con questo libro!

7. Quale autore/autrice vorresti avere come vicino di casa?
Wendy risponde immediatamente Richelle Mead perché pensa sarebbe una vicina di casa molto simpatica (insomma ragazzi, ha pur sempre dato vita a Rose, eh...), mentre Alex risponde (dopo un'accurata riflessione che le ha permesso di eliminare Tahereh Mafi dalla lista perché si sentirebbe in soggezione a vivere accanto ad una dea come lei) Gena Showalter perché ama i suoi romanzi e, proprio come Wendy, pensa sarebbe una vicina di casa simpaticissima!

8. Tre aggettivi che ti rispecchiano.
Ah, beh... Qui è tutto un po' più difficile! All'istante le due pulzelle rispondono che sono entrambe pazzerelle! Per quanto riguarda gli altri due aggettivi, invece... Dopo una lunga guerra interna con se stessa, Wendy risponde dolce e suscettibile, mentre Alexandra bellissima, simpaticissima, intelligentissima e ovviamente modesta si definisce ambiziosa e competitiva (non proprio una bella combinazione, ma purtroppo è così!)!

9. In che periodo storico ti piacerebbe vivere?
Wendy non ha esitazioni e immediatamente dichiara di star bene qui dove sta, mentre Alexandra (che l'ha appena accusata di essere poco fantasiosa e che è stata ripagata con una cuscinata), dopo l'avventura di Red, Blue e Green protesta che alla fantasia non ci sono limiti e che lei sicuramente è una viaggiatrice nel tempo (solo che ancora non ha avuto il suo primo viaggio) e che saltellerà da un'epoca all'altra con la velocità che i comuni mortali impiegano per bere un bicchiere d'acqua!

10. Hai ha disposizione un solo incantesimo. Cosa ne faresti?
Questa è facile! E per una volta Alex e Wen danno anche la stessa risposta: si aprirebbero una casa editrice con relative mille librerie sparse per il mondo! Perché vogliono entrambe vivere tra i libri e andare alla ricerca di nuovi talenti e questa pareva a tutte e due la combinazione perfetta!

Questi sono invece i dieci blog che abbiamo deciso di premiare:
Di sotto seguono invece le dieci domande che poniamo ai blog premiati:
1. Quale libro vorresti fosse tradotto in Italia?
2. Quale libro secondo te letto in lingua originale renderebbe molto di più?
3. Quale libro secondo te sarebbe magnifico vedere sul grande schermo?
4. Quale personaggio di un libro vorresti incontrare?
5. In quale personaggio di un libro ti rispecchi di più?
6. Qual'è il libro di un'autrice/autore italiano che preferisci?
7. Un libro che consiglieresti a chiunque?
8. Se potessi entrare in un libro, solo in un preciso momento per pochi minuti, quale libro e quale momento sarebbe? Spoiler tranquillamente permessi!
9. Se potessi scegliere di rendere reale un personaggio, quale sarebbe?
10. Se potessi cambiare il finale di un libro, quale sarebbe?

Ah, finalmente abbiamo concluso!
Bene, alla prossima ragazzi (spoiler: vi scriveremo domani), un bacio,
Alexandra e Wendy.